Come nasce l’idea di utilizzare il Digital Signage in Servizi Italia?
Chiara Peterlini, Responsabile Comunicazione di Servizi Italia ci dice che: “Il Digital Signage è la prima parte di un progetto di comunicazione interna, ideato insieme ai responsabili di stabilimento e alla Direzione qualità, ambiente e sicurezza, volto a formare tutte le persone di Servizi Italia su alcuni temi particolarmente sensibili, come ambiente, salute e sicurezza, passando anche per i dati economici, fino a informazioni più specifiche sul brand”.
Come vengono trasferiti i messaggi?
Continua Peterlini: “Per farlo abbiamo scelto un personaggio, Scotty, che nasce da un progetto dello scorso anno che abbiamo intrapreso insieme all’Università di Bologna e AlmaCube, durante il quale avevamo chiesto agli studenti di trovare delle soluzioni sostenibili da applicare alla lavanderia industriale. La lavanderia industriale per sua natura è un’attività che produce parecchi batuffoli di cotone e Scotty è uno di questi, quindi abbiamo deciso di usarlo un po’ come un Virgilio in modo che, cambiandosi d’abito, ci potesse accompagnare attraverso la narrazione di questi temi per noi sensibili”.
Gabriele Cesari, Direttore sistemi di gestione QSHE del Gruppo, ci racconta che: “Il progetto nasce da un lavoro di gruppo. Abbiamo raccolto varie istanze provenienti dai siti produttivi, dove la comunicazione cartacea è ridondante e spesso non attecchisce, non suscita attenzione sufficiente.”
Dotando di monitor di Digital Signage le aree di ristoro degli stabilimenti di lavanderia, le informazioni, ripetute nell’arco di una giornata, possono essere fruite da tutti nei momenti di pausa, essere lette e comprese in pochi minuti.
“L’idea è quella di trasferire informazioni ai lavoratori, utilizzando meno testo e lasciando più spazio alle immagini, per catturare l’attenzione in maniera diversa e più efficace, superando barriere linguistiche e non”, spiega Cesari.
Il Digital Signage si rivela uno strumento utilissimo anche nel migliorare la formazione dei lavoratori.
Continua Cesari: “Ci rendiamo conto che fare attività di formazione è importante e su questa stiamo investendo tempo e risorse per cercare di aggiornare i lavoratori secondo le scadenze normative e integrando ove possibile la formazione obbligatoria. Tuttavia, il lasso di tempo che intercorre tra un momento formativo e quello successivo, richiede necessariamente un mantenimento.”
Grazie all’utilizzo del Digital Signage, è possibile ravvivare e riprendere i temi che vengono trattati nei corsi di formazione, integrandoli con ulteriori elementi.
“Se prendiamo come esempio i tradizionali corsi sulla sicurezza, in essi ci si concentra soltanto sui rischi strettamente connessi alla propria mansione. Con il Digital Signage, possiamo richiamare costantemente l’attenzione sulle buone pratiche in ambito lavorativo, ma anche dare spazio a temi di salute che riguardano il benessere generale della persona, che possano interessare non soltanto i lavoratori ma anche le loro famiglie, come prevenzione, alimentazione, avere uno stile di vita sano, e così via.”
L’obiettivo di Servizi Italia con il Digital Signage è dunque quello di istituire un vero e proprio canale di comunicazione che, attraverso una curata programmazione editoriale, possa stimolare momenti di confronto, informazione e interesse collettivo su temi condivisi.
“Dopo un confronto interno tra i vari dipartimenti dell’azienda, si è passati dall’intenzione iniziale di inserire messaggi che riguardassero prevalentemente la sicurezza, a quella di promuovere diversi temi, ciascuno con un referente interno che si faccia promotore dei contenuti. La cosa interessante è che l’istanza che nasce da una singola lavanderia può diventare oggetto di un messaggio rivolto e d’interesse per tutto il territorio.”
Come si evolverà il progetto del Digital Signage in Servizi Italia e quali sono le aspettative?
La prima programmazione realizzata sarà trasmessa in tutti gli stabilimenti per un periodo di sei mesi, trascorsi i quali, grazie ai pareri e ai feedback raccolti tra i lavoratori, si cercherà di realizzare un programma editoriale personalizzato per ciascun stabilimento, in modo da affiancare ai contenuti trasversali e comuni a tutti, altri contenuti specifici e pensati per la singola lavanderia, relativi ad esempio ad iniziative territoriali.
Conclude Gabriele Cesari: “Da questo progetto ci si aspetta che possa migliorare la dimensione aziendale, entrando maggiormente in contatto con le persone e rendendole partecipi su iniziative e temi su cui ci si confronta a livello centrale, facendoli diventare così temi di confronto anche a livello territoriale e innescando un meccanismo di comunicazione bidirezionale che stimoli contributi da parte di tutti i soggetti coinvolti.”