Quando pensiamo a una struttura sanitaria di qualunque tipo, la prima cosa che ci viene in mente sono i camici di medici e infermieri che si muovono da un corridoio all’altro.
Nell’immaginario collettivo il personale medico si contraddistingue per l’abbigliamento, in particolare per il fatto di indossare un camice, simbolo di affidabilità e professionalità, oltre che garanzia di igiene e pulizia.
Ma il camice non è un indumento a uso esclusivo di chi lavora in ambito medico: chi ha la fortuna di non frequentare spesso questi luoghi per motivi di salute forse ignora che esistono tante tipologie di camici, destinate ognuna a un utilizzo ben preciso.
Hanno forme, materiali e caratteristiche molto diverse: alcuni sono lavabil e quindi riutilizzabili, altri infine sono monouso. Ed è proprio l’enorme incremento del ricorso a quest’ultima categoria che, con la recente emergenza sanitaria, ha sollevato più di un interrogativo sulla necessità di individuare delle alternative, vista la difficoltà da parte delle strutture sanitarie e delle aziende di raccolta rifiuti di smaltire una mole così ingente di materiale.
Quali sono, dunque, le tipologie di camici più comuni nel mondo sanitario? Vediamole una ad una.